Ciao a tutti!
Io sono Moreno e ti insegno come imparare l’italiano in modo indipendente, efficace e piacevole. Non analizzare l’italiano, esploralo, assorbilo e usalo.
Eccoci qua, pronti per un nuovo episodio. Questa volta parliamo di uno dei metodi e strumenti più radicati nel tempo per studiare il vocabolario di una lingua: Le flashcards.
Alzi la mano chi non ha provato almeno una volta nella propria vita questo metodo. Non è solamente utilizzato per imparare i vocaboli di una lingua, ma anche per studiare e preparare qualsiasi esame a scuola o all’università.
Grazie all’avvento di specifici programmi, l’uso delle flashcards si è spostato prevalentemente su computer e smartphone. Questi programmi fanno uso di algoritmi per la ripetizione dilazionata, cioè usano algoritmi di spaced repetition.
A quanto pare le flashcards sono abbastanza diffuse tra gli studenti di italiano, e in generale tra studenti di qualsiasi lingua. Almeno uno su due degli studenti che io seguo personalmente utilizzano questo strumento.
Ma studiare il lessico con le flashcards è veramente utile ed efficace, o no?
Prima di tutto, bisogna considerare che esistono vari modi di utilizzare questo strumento.
La variante più classica è quella di scrivere una parola italiana su un lato, e la traduzione nella propria lingua sull’altro lato.
Io, quando andavo ancora a scuola, e il giorno dopo avevo una verifica di vocabolario inglese, studiavo sempre così. E spesso prendevo dei buoni voti.
Ma ecco già il primo problema: Facendo così, mi annoiavo a morte. Ripetevo tutta la pila di schede su e giù un paio di dozzine di volte. Finché non indovinavo almeno il 90% delle parole.
Se mi segui già da un po’, sai che per me la ripetizione è la chiave se vuoi imparare l’italiano. Ma ripetere delle singole parole senza contesto non ha assolutamente senso e non è per niente interessante o divertente.
Con ciò ho già introdotto il secondo problema di questo tipo di flashcards: La mancanza di contesto. Imparare le parole singolarmente, una per una, è una delle cose più inutili che puoi fare, se vuoi imparare a parlare l’italiano.
Quando noi esseri umani parliamo, di solito lo facciamo con frasi intere. Inoltre senza un minimo contesto la probabilità di ricordare la parola è quasi nulla.
Le conversazioni nella vita reale non sono un test di memoria o di riconoscimento delle parole. Studiare il lessico con questo metodo aiuta a passare gli esami a scuola. Perché non è nient’altro che una verifica del vocabolario passivo.
Le conversazioni di tutti i giorni richiedono invece la padronanza di un vocabolario attivo con delle frasi intere.
Adesso forse ti stai chiedendo quali sono le alternative a questo tipo di flashcards. Posso darti due consigli. Il primo è quello più controverso, ma secondo me più efficace. Il secondo fa per te, se vuoi continuare ad usare le flashcards nella tua routine di apprendimento dell’italiano.
Ok, il primo consiglio è: Leggi, ascolta, guarda regolarmente e ripetutamente del contenuto in italiano. Eh? Sì, hai capito bene. Leggi dei libri, blog, riviste, giornali. Ascolta dei podcast. Guarda dei film e dei video. Cioè, continua a fare tutto quello che dovresti fare comunque se vuoi veramente imparare a parlare l’italiano.
Concentrati sulle informazioni che acquisisci attraverso l’italiano. È molto più interessante e piacevole che ripassare centinaia di flashcards a caso. Rileggi e riascolta invece dei testi e degli audio che ti interessano. Ok, così è più divertente, ma è anche più efficace?
Certo! Ma solo se “sapere parlare l’italiano” per te è un obiettivo a lungo termine. Se non devi passare degli esami a scuola o per una certificazione, ha poco senso studiare il lessico con le flashcards. Anzi, oserei dire che sono una perdita di tempo. Tempo che potresti appunto investire meglio leggendo o ascoltando qualcosa di interessante e divertente. Se invece vuoi memorizzare solo qualche parola per le tue vacanze in Italia e basta, allora usale tranquillamente.
Leggendo e ascoltando di continuo, piano piano assimilerai i vocaboli e le espressioni più frequenti della lingua italiana. E, infine, inizierai ad usarli in modo naturale. Se ci sono parole che non conosci, consultale in un dizionario monolingue. In questo modo ripassi le parole più frequenti in maniera subconscia.
Ovviamente non siamo tutti uguali (per fortuna), e magari per qualcuno di voi studiare con le flashcards è un metodo valido.
Perciò il secondo consiglio è su come migliorare e rendere più efficaci le tue flashcards.
Abbiamo visto che usarle nella loro versione più semplice, quella con la parola italiana su un lato e la traduzione nella tua lingua sull’altro lato, è sicuramente la variante peggiore.
Ma come migliorarle allora? Innanzi tutto, dobbiamo sostituire le singole parole con delle cosiddette collocazioni. Una collocazione è la combinazione di due o più parole che tendenzialmente si presentano spesso insieme. Come per esempio “perdere tempo”, “battere un record” o “dare un’occhiata”.
Un’altra cosa che dobbiamo fare è eliminare la traduzione nella tua lingua. Rendi le tue flashcards monolingue, solo in italiano. Se segui me e il mio podcast sicuramente non sei più un principiante assoluto. Quindi, al più tardi adesso è ora di non studiare più con le traduzioni.
Torniamo alle collocazioni. Aggiungi sempre sul retro delle flashcards una frase esempio usando la collocazione. Prendiamo come esempio la collocazione “perdere tempo”. Una frase potrebbe essere: ”Se continuo a perdere tempo, non arriverò mai a Milano.” Rendi la frase il più personale possibile, crea un contesto che puoi ricordare facilmente.
Inoltre potresti anche aggiungere il contrario di “perdere tempo” sul retro, che sarebbe “guadagnare tempo”. Oppure anche scrivere la pronuncia della collocazione.
Questi sono alcuni modi per arricchire le tue flashcards e renderle più utili.
Come vedi, crearle in questa maniera ti porterà molti più benefici. Francamente, la creazione stessa è probabilmente più utile dell’uso che ne farai dopo.
È un processo molto più attivo, se devi pensare alle collocazioni e a degli esempi personali, o alla pronuncia ecc. Nel momento in cui crei la scheda, aumenti le possibilità di ricordare e usare il lessico quando devi parlare.
Ricapitoliamo. In generale penso che studiare i vocaboli tramite flashcards non porti molti vantaggi. Specialmente se fatto nel modo più comune (singola parola con traduzione).
Un metodo più efficace e piacevole per fare crescere il lessico attivo è sicuramente ascoltare e leggere continuamente e ripetutamente in italiano. Se però non puoi fare a meno delle flashcards, ti consiglio di ampliarle e usarle nel modo che ti ho spiegato poco fa. Perfetto, adesso passiamo a un breve esercizio di domanda e risposta. Io e te simuleremo una conversazione per aiutarti a parlare in modo sempre più spontaneo.
Esercizio di conversazione
Come funziona?
Io dirò una frase per creare il contesto. E tu risponderai brevemente, nel modo più spontaneo possibile, ad alta voce, a delle domande che ti farò a riguardo. Alcune sono più semplici, altre sono più complesse. Ma non preoccuparti, avrai sempre a disposizione almeno una possibile soluzione.
La ripetizione è essenziale per automatizzare la lingua. Ripeti quindi l’esercizio molte volte. Le tue risposte saranno sempre più sicure e corrette.
Iniziamo!
Ma che brutto tempo oggi. Sono anche stanchissimo. Più tardi vado alle terme a rilassarmi un po’.
Che tempo fa da te?
Fa brutto tempo. Oggi fa brutto tempo.
Davvero?
Sì, davvero. / Sì, fa brutto tempo.
E come ti senti oggi?
Mi sento stanchissimo. / Sono stanchissimo.
Ho capito! Perché non ti rilassi un po’, allora?
Sì, dopo vado alle terme. / Infatti, dopo vado alle terme a rilassarmi un po’.
Oh no, le terme oggi sono chiuse. Aspetta, sul loro sito c’è scritto il motivo.
Le terme sono aperte oggi?
No, hanno chiuso. / No, le terme oggi sono chiuse.
Sei sicuro che sono chiuse?
Sì, sono sicuro.
Ma come mai sono chiuse?
Non lo so. / Non lo so,
ma sul (loro) sito c’è scritto il motivo.
“Le terme restano chiuse a tempo indeterminato a causa della presenza di un fantasma!”
Le terme restano chiuse solo oggi?
No, a tempo indeterminato. / No restano chiuse a tempo indeterminato.
Eh?! E perché mai?
A causa della presenza di un fantasma! / Perché c’è un fantasma.
Un fantasma? Non a causa di un animale o di un guasto?
No, a causa di un fantasma.
Se è così, direi di chiamare i Ghostbusters (gli acchiappafantasmi).
Questo tipo di esercizio lo uso anche in modo più esteso nella mia serie “impara l’italiano attraverso brevi storie”. Dove grazie ad un’unica storia raccontata da diversi punti di vista impari l’italiano modo intuitivo e attivo.
Ok, ti ringrazio per aver ascoltato anche questo episodio. Se hai domande o se vuoi semplicemente salutarmi, mi trovi su Instagram, Facebook o puoi scrivermi direttamente a ciao@italiancoach.net.
Ci sentiamo presto!
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